È noto come l’essere umano sia un essere mentale, infatti rispetto a tutti gli altri animali è in grado di astrarre, fare ragionamenti complessi ecc… ma la mente umana ha anche grandi limiti: si crea dei limiti, ci inganna col suo potere illusorio! Essa tende alla dualità che proietta su ogni cosa, su ogni esperienza.
La mente, secondo la tradizione ayurvedica, è a tutti gli effetti considerata un organo sottile collegato al corpo fisico e all’anima che interagisce con l’ambiente circostante e che è influenzato dalle nostre esperienze. Alla base della salute fisica, energetica e mentale in Ayurveda vi è l’equilibrio tra i vari dosha: Vata, Pitta e Kapha.
Non solo, Manas, la mente, possiede, inoltre, tre qualità, dette “guna”: Sattva, Rajas e Tamas.
Sattva è purezza, armonia e luminosità (associato al colore bianco)
Rajas è passione, attività, desiderio (associato al colore rosso)
Tamas è inerzia, pigrizia, immobilità (associato al colore nero)
Queste tre qualità devono essere bilanciate e coesistere puntando ad un’elevazione di Sattva nella pratica di Yoga e Ayurveda.
In assenza di equilibrio di Guna e Dosha subentra e sussiste la malattia o il disagio psicologici.
Ciò che è appena stato descritto si colloca in un contesto più ampio: il Samkhya.
L’antica filosofia Samkhya (alla base della maggior parte dei sistemi filosofici e religiosi indiani con scopo ultimo Moksha, la liberazione) analizza e indaga la natura della realtà esponendo l’origine e l’evoluzione dell’universo. Alla base di questa scuola di pensiero l’universo e tutto ciò che esiste si è creato grazie all’interazione e l’unione tra due forze: Prakriti (materia) e Purusha (pura coscienza).
I Guna, le qualità della materia, sono intrinseche di Prakriti, mentre Purusha è priva di attributi. L’evoluzione di Prakriti porta alla manifestazione del mondo fisico e mentale.
Parte di Prakriti sono:
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- BUDDHI (intelletto: capacità di comprensione, discernimento e decisione)
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- AHAMKARA (ego: senso di individualità che genera il senso di appartenenza alle nostre esperienze)
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- MANAS (mente: riceve le informazioni sensoriali dall’esterno elaborando sensazioni attraverso i sensi)
In pratica la mente riceve stimoli, l’intelletto li elabora e l’ego li interpreta come “miei” generando l’illusione dell’individualità. Gli stimoli sensoriali che arrivano a Manas arrivano attraverso:
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- Tocco
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- Suono
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- Forma
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- Gusto
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- Olfatto
(la cui manifestazione fisica e grossolana sono i 5 elementi: aria, etere, fuoco, acqua, terra)
E la loro percezione avviene attraverso gli organi di conoscenza:
- Pelle
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- Orecchie
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- Vista
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- Lingua
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- Naso
…e attraverso organi di azione:
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- Braccia/mani
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- Bocca
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- Gambe
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- Apparato escretore
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- Apparato riproduttivo
Tutti questi sono chiamati Tattva e come abbiamo visto in questa antica filosofia la mente ha un ruolo chiave.

La mente e la malattia
“L’errore dell’intelletto (prajna-aparadha) è considerato in Āyurveda la prima causa di malattia e consiste nell’identificarsi con i propri limiti invece che con l’illimitata totalità che è la base della propria natura.
Per fare un esempio concreto, aspetti limitati di se stessi sono il corpo, la personalità, il lavoro, la famiglia, i possedimenti materiali. Identificandoci con essi, perdiamo di vista la nostra vera natura che ci dota di potenzialità illimitate. Questa situazione di solito non è una scelta deliberata delle persone ma un comportamento indotto dai modelli proposti dalla cultura e dall’educazione che forniscono elementi e informazioni a Manas (termine complesso usato per indicare la Mente) per cui diviene ridondante, fino a perdere il legame con Buddhi (definito intelligenza superiore), la connessione dell’intelletto con la pura consapevolezza.” (fonte: ayurvedicpoint.it)
Come abbiamo visto, i disagi e le problematiche a livello mentale sono causati da uno squilibrio delle leggi naturali, ma l’Ayurveda considera la mente come un organo, ovvero qualcosa di materiale, un oggetto, perciò può essere trattata. Esistono varie tecniche complementari tra cui il massaggio, la meditazione, integratori ecc… sottolineando l’importanza di una valutazione medica o psicologica da professionisti.
Tutto sta nell’equilibrio.